L’allattamento al seno è molto importante per la corretta crescita del bambino.

Le indicazioni dei pediatri sono molto chiare: è auspicabile allattare fino al 5°/6° mese di vita del piccolo, per poi integrare il latte materno con le prime pappe – in questo modo lo svezzamento risulta meno traumatico per il bimbo.

Data l’importanza di questa pratica, risulta fondamentale che le neomamme seguano una corretta alimentazione durante l’allattamento poiché il cibo consumato dalla mamma influenza la qualità del latte prodotto, che a sua volta condiziona la salute del bambino.

Vediamo allora quali sono le indicazioni in termini di calorie, nutrienti, cibi da consumare e da evitare durante l’allattamento al seno.

Allattamento: cosa mangiare e cosa evitare
Allattamento: cosa mangiare e cosa evitare. Fonte: Il Fatto Alimentare

Cosa bere?

Innanzitutto la neomamma deve ricordare di bere almeno 2 litri di acqua al giorno, poiché la produzione di latte richiede maggiori quantità di liquidi.

È consigliabile scegliere acque minerali con un alto contenuto di calcio (superiore a 200 mg per litro) che aiutano a soddisfare il fabbisogno di questo minerale.
La donna che allatta, infatti, necessita di un maggiore apporto di calcio (quasi 400mg in più del normale).

Cosa mangiare?

La produzione di latte richiede molta energia. Questa maggiore richiesta energetica viene coperta in parte dalle riserve di grasso accumulate dalla mamma durante la gravidanza, ma deve essere sostenuta anche da un aumento calorico della dieta.
A seconda del suo stato di salute e del suo peso corporeo, il fabbisogno varia dalle 500 alle 600 kcal in più al giorno.

Ma più importante della quantità di calorie introdotte è la qualità dei nutrienti consumati.

Per quanto riguarda l’apporto di proteine, durante l’allattamento è bene aumentare il consumo di pesce e legumi: il primo è ricco di omega-3, che contribuiscono al corretto sviluppo del sistema nervoso del bambino; i secondi, invece, forniscono proteine di qualità e permettono di mantenere sotto controllo la glicemia.
Tra i formaggi è consigliabile la ricotta, poiché contiene aminoacidi subito disponibili per l’organismo della donna.

Anche per i grassi conta più la qualità che la quantità: è bene consumare acidi monoinsaturi, come l’olio di oliva, evitando invece il consumo di grassi saturi (contenuti, ad esempio, nei prodotti industriali con scritto “oli vegetali”).
Inoltre, come già accennato, occorre privilegiare il consumo di omega-3 e di DHA (un acido grasso della famiglia degli omega-3): questi grassi buoni si trovano in diversi tipi di pesce, tra cui il salmone, le sardine, le aringhe, le acciughe, lo sgombro, la trota, la platessa, la sogliola, il cefalo e il dentice.

Un ruolo fondamentale, infine, lo giocano vitamine e minerali.

Durante l’allattamento aumenta il fabbisogno di vitamina A e vitamina C.
Esse sono contenute nei vegetali e nella frutta di colore arancione o rosso (ad esempio carote, pomodori, zucche, pesche, meloni, albicocche, ecc.), nelle verdure a foglia verde (cicoria, bieta, spinaci, broccoli, cavoletti di Bruxelles…) e nel pesce.

Rispetto ai minerali, invece, il più importante in questa fase è il calcio. Esso può essere assunto mangiando frutta secca (in particolare le mandorle) e verdure della famiglia delle Crucifere (cavoli, cavolfiori e broccoli).

Cosa evitare?

Allattamento: cosa mangiare e cosa evitare
Allattamento: cosa mangiare e cosa evitare. Fonte: Dersut Magazine

Durante l’allattamento è bene evitare il consumo di alcune bevande e di alcuni alimenti che, in maniera diversa, possono influire negativamente sullo sviluppo del bambino.

Innanzitutto la mamma dovrebbe rinunciare ad alcol e bevande stimolanti come caffè, the, gingseng, guaranà e bevande a base di cola, i cui principi attivi possono avere conseguenze negative sul sistema nervoso del bambino.

E’ bene, poi, limitare il consumo di formaggi, soprattutto quelli stagionati e/o fermentati, la selvaggina, i crostacei, i molluschi e i dolcificanti artificiali, perché ricchi di aminoacidi aromatici nocivi per il sistema nervoso sia della mamma che del bambino.
Infine, è consigliabile moderare il consumo degli insaccati, troppo ricchi di sodio e di additivi tossici, e di tutti quei cibi pieni di grassi saturi.

In generale occorre ricordare di mantenere, sia durante la gravidanza che durante l’allattamento, un’alimentazione molto varia e sana.
Così facendo, infatti, il bambino si abitua gradualmente al sapore dei cibi mangiati, perché li assaggia prima tramite il liquido amniotico e poi tramite il latte materno.
Studi scientifici hanno dimostrato che se la mamma in queste fasi ha fatto sperimentare al piccolo gusti diversi, quest’ultimo sarà più propenso ad assaggiarli durante lo svezzamento e la prima infanzia.

Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata durante l’allattamento, quindi, è un vantaggio sia per la salute della mamma che per la salute del bambino.

Fonti immagini: Il Fatto Alimentare, Dersut Magazine, Origami

CONDIVIDI
Articoli precedentiSesso in gravidanza: il ruolo chiave della figura maschile
Nuovo articoloALL I WANT FOR CHRISTMAS, IS BOOBS
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Bologna ha da subito iniziato la sua attività professionale in ambito di prevenzione e benessere, maturando la consapevolezza che uno stile di vita sano sia la prima e più efficace cura per tante delle patologie dei nostri tempi. Per questo motivo ha deciso di perfezionare i suoi studi e le sue conoscenze completando il Master in Alimentazione ed Educazione alla Salute ed intraprendendo attività libero professionale come medico nutrizionista.