Il settore dell’abbigliamento è tra i più inquinanti al mondo. Per la produzione dei nostri vestiti viene utilizzata più acqua che in qualsiasi altro settore, compreso quello dell’agricoltura, oltre allo sfruttamento di milioni di persone.

Più volte avrai sentito parlare di quanto i nostri vestiti inquinino l’ambiente: gli abiti contribuiscono ad inquinare mari e oceani, soprattutto quelli realizzati con fibre sintetiche derivanti dal petrolio. Le microfibre rappresentano, infatti, uno dei maggiori fattori di inquinamento marino e non solo. Oggi la stragrande maggioranza dei capi d’abbigliamento è fatta di fibre sintetiche che hanno una scarsa resistenza all’usura, trasformando i capi in vestiti usa e getta.

La cosiddetta ‘fast fashion’, ovvero moda veloce, genera rifiuti, inquinamento e contribuisce ad aumentare l’effetto serra.

“È difficile resistere al buon affare, ma fast fashion significa che noi consumiamo e gettiamo i vestiti più velocemente di quanto il pianeta possa sopportare”, ha più volte sottolineato Kirsten Brodde della campagna “Detox my Fashion” di Greenpeace che va avanti dal 2011.

Lo scandalo della fast fashion è esploso in tutta la sua drammatica dirompenza con il triste crollo del Rana Plaza, una enorme fabbrica tessile di Dakha, in Bangladesh, che crollò il 21 Aprile 2013, uccidendo migliaia di operai e operaie e ferendone altrettante. Una tragedia che ha costretto noi occidentali a farci delle domande importantissime: chi fa i miei vestiti? A quale prezzo? Qual è il loro vero costo?

Quanto inquinano i vestiti
Quanto inquinano i vestiti. Fonte: Vita.it

Qual è la soluzione?

C’è bisogno di un cambiamento, iniziando da noi:

Prima di tutto occorre farsi una domanda: “Ho davvero bisogno di questo nuovo abito o è solo un capriccio per assecondare la moda del momento?”

Scegliere Brand Green che vendono abbigliamento etico nel rispetto della salute, dell’ambiente e dei lavoratori.

Scegliere saggiamente i capi da acquistare, preferendo l’alta qualità e un design di lunga durata, essenziali per la costruzione di un guardaroba sostenibile.

Dai al tuo abbigliamento una seconda possibilità coprendo macchie o buchi. Quando è il momento di dire addio al capo di abbigliamento è sempre meglio riciclarlo, rivenderlo o donarlo ad un’organizzazione.

Per molti capi la borsa della biancheria non è il posto dove stare: appendi i vestiti sulla gruccia e lascia che l’aria faccia la sua magia. Rimuovi le macchie più piccole con ingredienti naturali presenti nella tua cucina, come l’aceto bianco, il bicarbonato ed il limone, e lava i vestiti solo quando è realmente necessario.

Sii coraggioso: rinuncia ad un modello di business obsoleto e imposta lo standard per le generazioni future. Occorre chiedere ai marchi di impegnarsi nella sostenibilità ambientale e supportare i brand che fanno questa scelta.

Fonte immagine: Vita.it, Tp24

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