Prima dei 5 anni i bambini non possiedono un’immagine definita di sé, degli altri e del mondo che li circonda, che permetta loro di capire cosa sia vero e cosa sia falso di quello che gli viene detto.

Per questo motivo essi recepiscono tutto quello che gli viene detto come verità, soprattutto se a dirlo sono i loro genitori!

Ne consegue che i genitori abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione dell’autostima del loro bambino. Il modo di approcciarsi — sia verbale che non verbale —  può fare la differenza, ponendo le basi per lo sviluppo della capacità del bimbo di credere in sé stesso.

In questo articolo parleremo delle conseguenze di un mancato sviluppo dell’autostima, degli effetti che questo ha sul comportamento del bambino e di come, da genitori, possiamo aiutare il nostro bimbo a credere in sé.

 

Le conseguenze del mancato sviluppo dell’autostima in un bambino

Autostima nei bambini
Autostima nei bambini Fonte: Psychologies

Quando un bambino non crede in se stesso, tende a rinunciare ad ogni impresa  o a non iniziarla neppure, scegliendo di rimanere ai margini, perché si sente inadeguato.
Il bambino è guidato dalla paura della vergogna, del fallimento, dell’umiliazione o anche soltanto di un pubblico che lo osserva.

Alcuni bambini con bassa autostima, ad esempio, non parlano di fronte agli altri pensando che ciò che hanno da dire non sia interessante o temendo di essere criticati; questo silenzio che si autoimpongono non fa che rinforzare il loro pensiero di valere poco, poiché ciò li porta spesso ad essere ignorati o dimenticati.

A volte questi stessi bimbi si trovano a dover subire crudeltà o scortesie poiché bisogna possedere una certa autostima per dire “smettila!” o “non trattarmi così!”.
Inoltre, non sempre cercano l’aiuto o il sostegno degli adulti, perché in fondo credono di meritare di essere trattati in malo modo. Anzi, spesso la loro passività e la sensazione di valere poco attraggono i persecutori.

Alcuni bambini che si ritengono mediocri e banali, infine, crescono con il bisogno di essere speciali o famosi agli occhi del mondo; cercano negli altri e nella società quello specchio benevolo, incoraggiante e pieno di ammirazione che non hanno trovato nelle loro prima infanzia.

 

Cosa può fare un genitore per favorire lo sviluppo dell’autostima del proprio bimbo

Autostima nei bambini
Autostima nei bambini. Fonte: Il Libraio

È bene ricordare che l’autostima non nasce da sola ma si sviluppa nell’interazione con gli altri, in particolar modo con le persone vicine.

Per questo motivo, come genitori, occorre costruire dei legami in cui il bambino:

  • Si sente apprezzato in modo sostanziale, incoraggiato e riconosciuto per quello che è, e in nessun modo giudicato.
  • Viene consolato e calmato quando manifesta un disagio.
  • Si sente accettato per quello che è, e non per come gli altri lo vedono o lo vorrebbero.
  • Non deve nascondere nessuna delle sue emozioni per sentirsi accettato perché l’altra persona è abbastanza grande e forte da non essere sopraffatta dai suoi stati d’animo più intensi.
  • Sto arrivando! che, anche quando non c’è, questa persona si ricorda di lui.

Un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’autostima lo gioca anche il metodo educativo adottato.
Indirizzare il bimbo sul giusto comportamento, ad esempio, ponendogli delle opzioni da scegliere e mostrando empatia, piuttosto che imponendo degli ordini, elimina il rischio di danneggiare la sua autostima o di spingerlo nella vergogna.
Una giusta azione educativa, infatti, favorisce lo sviluppo emotivo del bambino e l’acquisizione del concetto di prospettiva.

Fonte immagini: Didattica Persuasiva, Psychologies, Il Libraio

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